Whistleblowing

Il whistleblowing è uno strumento messo a disposizione dei singoli per contrastare attività illecite o fraudolente messe in atto da organizzazioni pubbliche o private a danno della comunità in cui operano tutelando chi ne rileva le non conformità; in concreto consiste nella rivelazione spontanea da parte di un individuo, detto segnalante (“Whistleblower”), di un illecito o di un’irregolarità commessa all’interno dell’ente del quale lo stesso sia stato testimone nell’esercizio delle proprie funzioni.

La normativa prevede la protezione del segnalantein caso di ritorsioni a condizione che la segnalazione sia fondata, pertinente ai reati contemplati e rispettosa delle prescrizioni come dettagliato dalla Procedura P09_12.

La protezione del segnalante non trova applicazione in caso di accertamento, con sentenza, anche non definitiva di primo grado, nei confronti del segnalante medesimo, della responsabilità penale per i reati di calunnia o diffamazione, ovvero della responsabilità civile, per aver riferito informazioni false riportate intenzionalmente con dolo o colpa (cc.dd. voci calunniose – malicious reports). In tali casi al soggetto segnalanteandrà anche applicata la sanzione disciplinare se del caso.

ASAD, avendo già adattato il proprio MOG ex D.Lgs231/01, con la presente pubblicazione aggiorna le procedure ed il Modello ai nuovi adempimenti prescritti dalla Direttiva UE 2019/1937 ed alle connesse Line Guida n. 311del 12 luglio 2023, a maggior tutela del “segnalante”, come riportato nellaProcedura P09.12.

Canali di segnalazione whistleblowing