Un’esperienza teatrale per i giovani del Da Vinci e dell’Infogiovani di Umbertide

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Un’esperienza teatrale per i giovani del Da Vinci e dell’Infogiovani di Umbertide

Una tavola rotonda per parlare del ruolo che ha nella società il teatro di comunità, quella organizzata martedì 27 marzo presso il teatro Tieffeu di Perugia. È un’esperienza di teatro educativo quella alla quale hanno preso parte gli alunni del Campus Leonardo Da Vinci e dell’Informagiovani del Comune di Umbertide con la collaborazione dell’educatrice/attrice Eleonora Giannelli. Il progetto è stato sostenuto dall’ Unione Italiana Libero Teatro e AGITA, un’associazione che promuove la cultura teatrale-artistica nella Scuola e nel Sociale, riconosciuta dal MIUR. A prendere la parola in apertura è stato Fulvio Mecci, Vice Presidente della Cooperativa Asad, promotrice dell’iniziativa “Dal testo al contesto”.

“La Cooperativa Asad – ha dichiarato – opera nel tessuto regionale e provinciale da quarant’anni. Oltre ad occuparsi delle persone svantaggiate, include nei progetti anche gli studenti. Il teatro  è per la nostra Cooperativa un’attività molto importante, molto vissuta è molto presente, non soltanto nel settore giovanile ma anche in quello dei disabili e degli anziani”.

Mecci ha difatti ricordato che la Cooperativa ha svariati centri diurni, che ogni anno presentano uno spettacolo teatrale.

“È un teatro educativo – ha proseguito Fulvio Mecci – che sfocia in uno spettacolo teatrale”.

A fare eco alle dichiarazioni del Vice Presidente di Asad, che ha concluso il suo intervento ringraziando tutti i presenti e coloro che hanno apportato il proprio contributo all’iniziativa e portando i saluti della Presidente Liana Cicchi, le dichiarazioni di due operatori della Cooperativa.

“Il percorso di oggi – hanno spiegato Jacopo e Valentina – ha avuto inizio con le giornate di didattica seminariste autogestite dagli studenti del Campus Da Vinci di Umbertide nel dicembre 2014. I rappresentanti di Istituto chiesero all’informagiovani di intervenire per un laboratorio di lettura con gli studenti del biennio. Da quella breve esperienza alcuni dei partecipanti ci chiesero di immaginare un percorso più strutturato: l’attivazione cioè di un vero e proprio laboratorio. Da li  prese vita il progetto che chiamammo “Laboratorio di Educazione all’emotività tramite gli strumenti del Teatro.”  

Nel giugno 2016, dopo mesi di lavoro sul tema della difficoltà di essere giovane oggi andò in scena presso il Teatro dei Riuniti di Umbertide lo spettacolo “Le nostre Prigioni”. L’educatrice/attrice, Eleonora Giannelli, che ha messo a disposizione del progetto la sua esperienza, ci ha tenuto a precisare che non si è mai lavorato in vista di formare attori ma al fine di incoraggiare la ricerca personale e la gestione di relazioni di gruppo. A intervenire nel corso della tavola rotonda andata in scena lo scorso 27 marzo anche il pedagogista dell’Informagiovani, Aldo Manuali.

“Il teatro che abbiamo immaginato non è il fine ma il mezzo per capire il mondo, gestire le emozioni, partecipare in modo diverso più creativo, apparentemente meno impegnato ma più efficace”.

L’idea di teatro che il progetto intente portare avanti dunque è quella di un teatro di comunità, ovvero un processo nel quale i giovani riescano a costruire il loro diritto di cittadinanza, riappropriandosi Del luoghi della loro città, reclamando parallelamente anche il diritto di essere presi in considerazione.

“Oggi – ha proseguito Manuali – siamo nella fase di decodifica e contestualizzazione che ci farà arrivare alla proposta che sarà lo spettacolo da rappresentare nel luogo scelto, che diventerà la scenografia naturale, ovvero il contesto dove i giovani rappresenteranno il loro testo. Il copione sarà il documento che consegneremo all’amministrazione come contributo  per lo sviluppo delle politiche verso i giovani con i giovani”.

Un progetto importante dunque che consentirà ai giovani di sentirsi parte fondamentale del territorio in cui vivono, che sarà l’elemento centrale della rappresentazione teatrale conclusiva di “Dal contesto al testo”.