‘Fil rouge’: fare rete per includere l’autismo

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Presentato presso il centro diurno ‘Il Forabosco’ a Collestrada di Perugia un progetto per sostenere la riabilitazione e l’inclusione sociale di persone con DSA

Fare rete per includere l’autismo. Giovedì 13 febbraio presso il Casale Forabosco, a Collestrada di Perugia, è stato ufficialmente presentato “Fil rouge – Progetto di comunità per sostenere la riabilitazione e l’inclusione sociale di persone con DSA” (disturbo dello spettro autistico). L’iniziativa, finanziata dalla Regione Umbria, è promossa dall’associazione Cassiopea APS Onlus (capofila) in partnership con l’ Associazione Intrecciamo i Fili APS e con la collaborazione della   Fondazione Aurap, che riunisce genitori di giovani adulti con DSA e gestisce il centro diurno Forabosco, della Cooperativa Asad,  della Usl Umbria 1 e della Fattoria didattica Azienda Agricola ‘Gli Allori’ di Santa Cristina di Gubbio, esperti in ricerca di erbe spontanee ed in estrazione di colori naturali per la tintura di filati e tessuti.

“Come associazione Cassiopea – dichiara il volontario Demetrio Catillo – ci siamo fatti carico di promuovere questa iniziativa per creare proprio una rete di soggetti  a supporto di una tematica importante qual è l’autismo. Insieme possiamo fare in modo che questi ragazzi vivano esperienze nuove e creargliun futuro migliore”

Concetto di ‘rete’ a cui è molto legata anche la Cooperativa Asad.

“E’ l’ennesima dimostrazione – ci tiene a precisare la Presidente Liana Cicchi – di come il territorio quando collabora può dare vita a delle iniziative significative. Più soggetti che collaborano per consentire a questi ragazzi di integrarsi nella quotidianità e perché no, in certi casi, sperare anche in un domani autonomo”.

L’elemento interessante di questo progetto – ammette la  Dr.ssa Elisabetta Rossi Dipartimento Salute Mentale USL Umbria 1 – è l’aver messo a disposizione idee, risorse umane ed economiche per l’inclusione, in un contesto paesaggistico come unico come Il Forabosco”. 

Il progetto, rivolto a 18 persone con disturbo dello spettro autistico, 12  inserite nel Centro diurno “Il Forabosco”  e 6 provenienti dal territorio, si articolerà in 4 laboratori di filiera di produzioni tessili (estrazione e produzione colori naturali; tintura e tessitura dei filati), usufruendo dei diversi spazi funzionali del Forabosco che consentono di realizzare attività consone alle esigenze specifiche delle persone con DSA.

“L’attività lavorativa – spiega Gabriele Ferranti membro del Comitato esecutivo di Aurap – fatta con i giusti criteri e i giusti metodi, diventa un’occasione importante per integrare con la vita di tutti i giorni e con il territorio. Noi vogliamo in tutti i modi che i nostri figli e Il Forabosco non vengano istituzionalizzati, nel senso di una standardizzazione della loro quotidianità, ma che diventino oggetto di interrese di iniziative e progetti che li possano far sentire sempre di più parte integrante di una comunità”.

“Le attività tessili che andranno a svolgere i ragazzi – dichiara Tea Cannarozzi della associazione Intrecciamo i Fili – diventeranno un momento di aggregazione, che creerà stimoli ed emozioni, anche in virtù di un importante rapporto con la natura ed i colori”

“Sfrutteremo il bellissimo scenario del Forabosco – ammette Antonella Zanotti, della Fattoria didattica Azienda Agricola Gli Allori – per lavorare le piante tintorie e arrivare alla scoperta dei colori e in generale al contatto con la natura. Tale lavoro lo passeremo poi all’associazione Intrecciamo i Fili per la realizzazione del manufatto”.

In alcune fasi del progetto ci sarà la  collaborazione con scuole, associazioni e centri sociali per anziani del territorio che lavoreranno insieme ai destinatari principali. Sarà prevista, inoltre,  una fase distributiva dei manufatti in collaborazione con alcuni esercizi commerciali del territorio.